Flora e Fauna

AIRONE CENERINO

Nome comune: airone cenerino
Nome scientifico: Ardea cinerea
Famiglia: Aldeidi
Ordine: Ciconiformi
Classe: Uccelli
Il piumaggio si presenta bianco sul collo, sul capo e sull’addome mentre le ali e il groppone sono grigio chiaro; una striscia nera attraversa l’ occhio fino alla nuca dove forma un lungo ciuffo cadente.
Vive in colonie nei territori paludosi o in riva ai laghi e ai corsi d’ acqua.
Si nutre di pesci e piccoli anfibi.
È cacciato sia per le sue belle e morbide piume sia perché è ritenuto, ingiustamente un pericolo per il patrimonio ittico.

LA BISCIA TASSELLATA


NOME COMUNE: Biscia tassellata
NOME SCIENTIFICO: Natrix tessellata
ORDINE: Squamata
FAMIGLIA: Colubridae

La biscia tassellata ha la testa allungata e piccola; ha squame dorsali carenate.
Le parti inferiori hanno una colorazione che va dal bianco-giallastro al grigio-nerastro.
Il dorso di color grigio-olivastro o bruno presenta tre serie longitudinali di barre scure; a volte sulla nuca si nota un disegno scuro a V.
Questo rettile arriva ad una lunghezza massima di 130 cm, ma di solito non supera gli 80 cm.
Abita in ambienti acquatici: fiumi, canali, torrenti, ruscelli, paludi.
Caccia in acqua soprattutto pesci, anfibi e le loro larve.
Tra giugno e luglio le femmine depongono fino a 30 uova che si schiuderanno verso la fine di agosto.


IL CORMORANO


Nome comune: Cormorano o Marangone
Nome scientifico: Phalacrocorax carbo
Ordine: Pelecaniformi
Classe: Uccelli

Il Cormorano è un uccello dai piedi palmati, becco sottile che termina a uncino, collo lungo e flessibile.
Arriva a misurare fino a 90 cm di lunghezza.
Il piumaggio di solito è nero lucente.
Il Cormorano si nutre di pesce.
Nidifica sulle coste delle regioni temperate e tropicali di tutto il mondo costruendo nidi di alghe sugli scogli e deponendovi da 3 a 4 uova celesti.
E’ presente dall’ oceano Atlantico settentrionale fino al Nord America.

Curiosità: Un solo cormorano è in grado di catturare più di cento pesci all’ ora.
I loro escrementi, ricchi di azoto, potassio e fosforo sono un ottimo fertilizzante.


IL FALCO DI PALUDE


Nome comune: Falco di palude
Nome scientifico: Circus aeruginosus
Famiglia: Accipitridae

Il falco di palude è un rapace diurno eccellente volatore, con ali lunghe, dita provviste di affilati artigli, becco curvo e tagliente, vista acutissima e specializzata.
E’ lungo dai 48 ai 56 cm e può pesare fino ai 300 g .
Il maschio è più piccolo della femmina, ha le piume marroni scure e a macchie più chiare, la coda color crema e ali grigie.
Si ciba di piccoli mammiferi, di uccelli e delle loro uova, ma anche di pesci e di insetti.
La femmina produce una sola covata all’anno: le uova sono bianche con toni bluastri.
Il falco di palude vive in prossimità di ambienti umidi e agli argini ricchi di canneti dove cerca il cibo e costruisce il nido.
Prima dell’accoppiamento, il maschio delimita il territorio, poi viene seguito in volo dalla femmina: questo richiama altri falchi; il maschio si lascia cadere a corpo morto verso la femmina che oppone i propri artigli a quelli del partner.


IL MARTIN PESCATORE


Nome comune: Martin pescatore
Nome scientifico: Alcedo atthis
Famiglia: Alcedinidi
Ordine: Caraciformi
Classe: Uccelli


Il martin pescatore può raggiungere la lunghezza di 15 cm; il suo becco è lungo 4 cm, diritto e acuminato; l’ apertura delle sue ali è di 25 cm; pesa circa 40 g.
Può vivere fino a 2 anni.
Si nutre di piccoli pesci, insetti e loro larve, anfibi, crostacei e molluschi.
Il nido viene preparato in una sponda sabbiosa difficilmente raggiungibile dai predatori, che sono soprattutto le donnole.
Il martin pescatore scava un cunicolo che termina con una camera d’incubazione, tappezzata di squame e lische di pesce.
Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio la femmina depone circa 7 uova.
Appena nati, al riparo, nel loro nido sotterraneo, i piccoli sono disposti come i raggi di una ruota. A turno, senza creare confusione, ruotano avvicinandosi all’ apertura davanti alla quale apparirà il genitore recando il cibo nel becco. Quando i piccoli sono già sviluppati, i genitori hanno difficoltà a muoversi all’ interno della camera, quindi non potendo girarsi escono camminando all’ indietro nel cunicolo fangoso, poi fanno un tuffo in acqua per ripulire le piume e infine riprendono la caccia.

Bibliografia
Valle Vecchia di Marcolin e Zanetti
Casoni dalle lagune di Carole e Bilione a Cavarzere


Realizzato dalle classi IV A e IV B di Chiarano