Nella bella stagione le persone che
abitavano nel casone trascorrevano la maggior parte della giornata nei
campi, occupate nella coltivazione dei diversi prodotti.
In inverno vivevano rinchiusi in casa.
La sola stanza che poteva accogliere tutte le persone era la cucina, quindi
solo questa veniva riscaldata.
Di mattina la moglie del capo famiglia accendeva il fuoco e vi disponeva
intorno le fette di polenta avanzata dalla sera prima.
I bambini mettevano la polenta nel latte mentre
gli adulti la mangiavano con un po di salame e un bicchiere di vino.
Finita la colazione i bambini andavano a scuola mentre gli adulti facevano
diversi lavori.
Le donne badavano al fuoco e alla polenta, lavoravano a ferri, allungavano
o ricucivano i vestitini dei figli e mettevano in ordine la casa.
Gli uomini sistemavano i vecchi attrezzi da lavoro e ne preparavano di
nuovi, riparavano gli oggetti della casa e costruivano utensili.
Al tramonto la famiglia si ritrovava al completo e cenava insieme mangiando
la polenta chela mamma aveva preparato.
Dopo cena si recitavano le preghiere e poi tutti passavano nella stalla
riscaldava dallalito degli animali e facevano filò
o giocavano a tombola.
Classe terza , scuola elementare di Chiarano
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